21/11/08
CONCERTI: OKKERVIL RIVER/CIRCOLO DEGLI ARTISTI/ROMA
BLUE TULIP
Will Sheff ha proprio l'aria del cantastorie: i capelli arruffati, gli occhiali da nerd che mette e toglie di continuo, la camicia bianca prima, ed una semplicissima t-shirt alla fine, e quell'aria svanita da menestrello, accentuata dal modo di tenere e suonare la chitarra, e dalla voce intensa e scanzonata allo stesso tempo, tanto da sembrare ubriaca. Gli Okkervil River fanno un rock sano, semplice, diretto, al punto che se chiudi gli occhi li vedi, quei paesaggi desolati del Texas: sì, proprio quelli che hai visto in decine, forse centinaia di road movie americani. Tuttavia non mancano spunti di grande originalità, come il sarcastico andamento country di Singer Songwriter, la forte malinconia di Blue Tulip, giusto per citare due esempi dall'ultimo album, The Stand Ins, nonchè momenti preziosi ripresi dai dischi precedenti, come una splendida For Real.
Un concerto autentico e genuino, che la cornice intima del Circolo degli Artisti, ed un bicchiere di birra in compagnia, rendono speciale.
OKKERVIL RIVER/CIRCOLO DEGLI ARTISTI/ROMA, 20 NOVEMBRE 2008
RIFERIMENTI
CIRCOLO DEGLI ARTISTI,
CONCERTI,
FOLK,
OKKERVIL RIVER,
ROAD MOVIE,
ROCK
20/11/08
ASCOLTI: VARIATIONS OF STATIC/ÓLAFUR ARNALDS, DAY & AGE/THE KILLERS
FOK/ÓLAFUR ARNALDS
L'ho visto dal vivo appena qualche giorno fa, al Circolo degli Artisti, ed ora ascolto il nuovo disco di Ólafur Arnalds, Variations Of Static. Non si tratta di un vero album, ma di un EP di sole cinque tracce, più che sufficienti però per lasciare il segno. Abbandonati i criptici codici numerici utilizzati come titoli nel lavoro d'esordio, Eulogy For Evolution, il musicista islandese rispolvera la lingua madre, in ogni caso comunque affascinante e misteriosa, almeno al di fuori dell'isola dei ghiacci. I suoni sono dilatati ed a tratti ricordano le atmosfere dei connazionali Sigur Ròs, solo che invece di sublimarsi nelle liriche in falsetto, le singole note restano sospese in aria, come foglie in balia del vento del nord...
I Killers, invece, mi ricordano i Duran Duran. In verità, anche in tempi non sospetti, avevo definito Somebody Told Me una sorta di Rio del 2000, in quanto singolo perfetto, da ogni punto di vista, e destinato a durare nel tempo. E se nel frattempo il video di Rio è stata votato come il migliore di tutti i tempi attraverso un sondaggio promosso da MTV, i Killers si ripresentano con un album, il terzo della loro carriera, che pur non avendo assolutamente un suono marcatamente eighties, strizza l'occhio ai Duran Duran, specie a quelli più recenti, più "americani", e non è un caso che proprio la scorsa primavera, durante il tour americano di Simon Le Bon e compagni, Brandon Flowers sia salito sul palco per eseguire Planet Earth assieme a loro... Da segnalare, oltre al singolo Human, anche This Is Your Life, con quel basso disco che fa tanto new romantics, e soprattutto Goodnight, Travel Well; incisivo, intenso, il pezzo migliore del disco.
VARIATIONS OF STATIC/ÓLAFUR ARNALDS
DAY & AGE/THE KILLERS
RIFERIMENTI
CLASSICA,
DISCHI,
DURAN DURAN,
ISLANDA,
NORD,
ÓLAFUR ARNALDS,
POP,
ROCK,
SIGUR RÓS,
STRUMENTALE,
THE KILLERS
15/11/08
CONCERTI: ÓLAFUR ARNALDS + MARTINA TOPLEY BIRD/CIRCOLO DEGLI ARTISTI/ROMA
Il Circolo degli Artisti è ancora mezzo vuoto quando le atmosfere artiche di Ólafur Arnalds , giovane musicista islandese che durante lo scorso tour europeo si è esibito con i Sigur Ròs, cominciano a diffondersi nell'aria. Le note minimali del piano si mescolano a quelle più ricche della sezione di archi, e si lasciano cullare dai quieti, quasi timidi ritmi elettronici, che solo occasionalmente si fanno più coraggiosi, intraprendenti, decisi. Nella sala c'è il silenzio che si addice ad un concerto sinfonico, e se non fosse per gli applausi, discreti ma convinti, che sottolineano la fine di ogni brano, sembrerebbe di assistere ad un'unica, eterea suite.
Martina Topley Bird, dal canto suo, presenta uno show spiritoso ed un po' buffo: somiglia a Betty Boop, col suo vestito rosso ed un fiore tra i capelli, e si muove tra il piano ed il microfono ancheggiando come fosse la protagonista di uno spettacolo di cabaret di un vecchio film americano, accompagnata da un poliedrico percussionista. Delle laconiche sonorità alla Mazzy Star di Anything non c'è rimasto molto, ma il pubblico, che nel frattempo si è fatto più numeroso, sembra divertirsi. Finn, chiunque fosse, non c'era.
ÓLAFUR ARNALDS + MARTINA TOPLEY BIRD/CIRCOLO DEGLI ARTISTI/ROMA, 14 NOVEMBRE 2008
13/11/08
MUSICA: ASCOLTI MULTIPLI #6
OLD ENOUGH/THE RACONTEURS
Che carino l'ultimo album di Emiliana Torrini, Me And Armini: un disco ispirato, maturo, che libera finalmente la musicista italo-islandese da riferimenti ingombranti (Björk su tutti) e ne rivela definitivamente la personalità artistica.
Le canzoni hanno il consueto tocco leggero, suadente, delicato (Big Jumps), e sovente si spingono oltre, alla ricerca di suoni più complessi (Birds, Gun). E la breve Jungle Drum è un piccolo gioiello di onomatopeica. Mi ha deluso invece il disco di esordio di Iglu And Hartly: ne avevo sentito parlare come di qualcosa sulla scia del revival dei MGMT, ed in effetti le atmosfere sono decisamente retrò, tra sonorità anni '80 e riferimenti alla Summer of Love, ma il cantato che strizza l'occhio al rap stanca presto. Mi rimane in testa l'azzeccato singolo In This City, ma nulla più. Niente male i Raconteurs di Jack White e Brendan Benson: Consolers Of The Lonely è un disco di rock assoluto, immediato, efficace. C'è dentro l'essenzialità dei White Stripes, arricchita nei suoni da fiati, banjo, violini (Old Enough), e la ricchezza delle influenze più classiche (Led Zeppelin), e funziona bene. Infine c'è il ritorno di Tracy Chapman: sinceramente tendevo a considerarla un po' noiosa, ma devo confessare che ho trovato Our Bright Future davvero piacevole, mentre lo ascoltavo in macchina durante una serata di pioggia. I toni sono sempre gentili e pacati, quasi confidenziali ma mai tediosi, e l'album scorre via discreto ma gradevole. Ora sono davvero curioso di vederla dal vivo a fine mese.
ME AND ARMINI/EMILIANA TORRINI
& THEN BOOM//IGLU AND HARTLY
CONSOLERS OF THE LONELY/THE RACONTEURS
OUR BRIGHT FUTURE/TRACY CHAPMAN
CONCERTI: CARMEN CONSOLI/CIRCOLO DEGLI ARTISTI/ROMA
SENTIVO L'ODORE
Elettrica, diretta, sensuale, incazzata. E rock. Era questa la Carmen Consoli che mi piaceva, e pure parecchio. Era tanto che non andavo a vederla dal vivo, da quando aveva scelto una strada più intimistica, acustica e cantautoriale, e sono contento di averla riscoperta. Nel modo più bello. Per festeggiare i 10 anni dall'uscita di Mediamente Isterica (il suo disco migliore, almeno secondo il sottoscritto, proprio in questi giorni ripubblicato in versione deluxe con un secondo cd di inediti e rarità), la cantantessa lo riprone dal vivo, per intero, seguendone fedelmente la scaletta. C'è tutto: l'urlo di Bésame Giuda, la rabbia di Sentivo L'Odore, la rassegnazione di Ennesima Eclisse, il sarcasmo di Geisha (che a distanza di tutto questo tempo mi fa pensare ancora a PJ Harvey), la commiserazione di Contessa Miseria. La cornice intima del Circolo degli Artisti rende l'atmosfera intensa, le luci, molto belle, sottolineano ogni passaggio. Dopo una piccola pausa, Carmen ci racconta di un brano, L'Uomo Meschino, rimasto fuori dalla tracklist originale di Mediamente Isterica per volere di un produttore, che contiene il perdono per colui che ha scatenato tanta avversione per il genere maschile, allegerendo la tensione di testi che altrimenti, oggi, farebbero sorridere. A seguire una versione esplosiva di Per Niente Stanca, con quel riff vagamente orientaleggiante che mi riporta a Killing An Arab dei Cure.
Si chiude con Amore Di Plastica in versione corale, con la voce del pubblico delle prime file che quasi copre quella di Carmen. Un atto dovuto, sentito.
Bel concerto davvero: quando la ragazza imbraccia la chitarra elettrica, non ce n'è per nessuno. Ora spero solo che non la nasconda nuovamente in fondo allo studio di registrazione per altri dieci anni...
CARMEN CONSOLI/CIRCOLO DEGLI ARTISTI/ROMA, 12 NOVEMBRE 2008
BÉSAME GIUDA
BÉSAME MUCHO
PURAMENTE CASUALE
SENTIVO L'ODORE
AUTUNNO DOLCIASTRO
ENNESIMA ECLISSE
IN FUNZIONE DI NESSUNA LOGICA
GEISHA
ECO DI SIRENE
QUATTORDICI LUGLIO
ANELLO MANCANTE
CONTESSA MISERIA
L'ULTIMA PREGHIERA
L'UOMO MESCHINO
PER NIENTE STANCA
FINO ALL'ULTIMO
CONFUSA E FELICE
VENERE
AMORE DI PLASTICA
06/11/08
MUSICA: PLAYLIST/NOVEMBRE
La playlist di Novembre, direttamente dal mio iPod...
SEE THE LIGHT/THE HOURS FEATURING SIENNA MILLER
01. RING ROAD/UNDERWORLD
(OBLIVION WITH BELLS)
02. CUT ME LOOSE/UNKLE
(END TITLES... STORIES FROM FILM)
03. HELP, I'M ALIVE/METRIC
04. HUMAN/THE KILLERS
DAY & AGE
05. LIFEBOATS/SNOW PATROL
(A HUNDRED MILLION SUNS)
06. SEE THE LIGHT/THE HOURS
(SEE THE LIGHT EP)
07. GLÚMUR/SPRENGJUHÖLLIN
(SPRENGJUHÖLLIN)
08. WANTED FOR LIFE/DAVID BYRNE & BRIAN ENO
(EVERYTHING THAT HAPPENS WILL HAPPEN TODAY)
09. KNICKERBOCKER/FUJIYA & MIYAGI
LIGHTBULBS
10. LOVER'S DAY/TV ON THE RADIO
(DEAR SCIENCE)
11. BEFORE YOU WERE YOUNG/TRAVIS
(ODE TO J.SMITH)
12. THE SCREAM/THE CURE
(4:13 DREAM)
RIFERIMENTI
DAVID BYRNE,
ELETTRONICA,
iPOD,
ISLANDA,
METRIC,
PLAYLIST,
ROCK,
SNOW PATROL,
THE CURE,
THE KILLERS,
TRAVIS,
TV ON THE RADIO,
UNKLE
MONDO: BARACK OBAMA
Due parole sulle elezioni presidenziali americane. Che vincesse Barack Obama, era scontato: gli Stati Uniti avevano bisogno di un netto cambiamento di rotta e di immagine dopo i disastrosi anni di Bush. Che poi i media negli ultimi giorni di campagna elettorale si siano inventati un miracoloso recupero di McCain per ravvivare la contesa e vendere meglio gli spot nelle trasmissioni, quello è un altro conto. Obama mi piace perchè è giovane, e perchè fino a poco tempo fa, prima che si candidasse, praticamente non si sapeva nemmeno chi fosse, perlomeno da questa parte del mondo. Un nome nuovo davvero, insomma. Che sia nero, sinceramente, m'importa poco, è solo un dettaglio. Evidentemente non la pensa in questo modo il nostro Presidente del Consiglio, dato che senza perdere tempo fa battute idiote sull'argomento, ma per me la razza di un uomo resta solo una caratteristica. Personalmente non credo che Obama cambierà il mondo, di sicuro non il mio, il nostro e forse neanche il vostro. Ma sono contento che abbia vinto lui, e spero che riuscirà a fare al meglio il lavoro per il quale è stato eletto.
Foto dei festeggiamenti a New York da LASTNIGHTPARTY:
Obama Riots
Fight The Power
RIFERIMENTI
ITALIA,
PERSONAGGI,
POLITICA,
SOCIETÀ
Iscriviti a:
Post (Atom)