30/09/08
MUSICA: ODE TO J.SMITH/TRAVIS
Dopo un paio di dischi di grande successo, dei Travis a livello mainstream s'erano un po' perse le tracce. Loro in realtà hanno continuato a suonare e fare dischi, ed a farlo bene, mantenendo un basso profilo. Ed anche per questo nuovo album, il sesto della loro carriera, hanno fatto tutto da soli, senza grandi promozioni, ma con tanta sostanza: Ode To J.Smith è un album decisamente rock, molto energico, pur conservando l'inclinazione alla melodia tipica della band scozzese.
Sono tanti e diversi gli elementi caratteristici di questo lavoro: dai cori lirici che chiudono J.Smith, al banjo (uno dei marchi di fabbrica dei Travis) che apre Last Words, uno dei pezzi più importanti della tracklist. Il ritmo spesso è trascinante (come in Something Anything, il nuovo singolo), i testi semplici e riflessivi (mi piace in particolare Song To Self, un inno a sé stessi: "I’m singing a song to myself, cos' I don’t belong any longer"). Insomma un disco maturo, immediato, facile ma non scontato. Chi in passato ha apprezzato Fran Healy e compagni non rimarrà di certo deluso.
SOMETHING ANYTHING
27/09/08
MUSICA: ASCOLTI MULTIPLI #2
PARIS IS BURNING/LADYHAWKE
Ecco un'altra infornata di musica nuova, nuovissima, in quest'autunno che si preannuncia prolifico. Comincio da miss Pip Brown, bionda neozelandese ex vocalist degli australiani Two Lane Blacktop, che esce col suo album d'esordio da solista col nome di Ladyhawke, preso in prestito dal film cult del 1985... Anni '80 che influenzano tutte le tracce dell'album, tanto che da un momento all'altro ti aspetti di sentir cantare "Get into the groove..." o "And girls, they wanna have fun...". Il disco non è niente male, le melodie potenti, il suono curato. Ne sentiremo parlare. Intanto ascolto Magic in loop, e non riesco a smettere. Ho smesso subito, invece, di ascoltare gli Jaguar Love, che trovo troppo chiassosi (il cantato a tratti è insopportabile) ed i Friendly Fires che sì, sono amichevoli e divertenti, ma non mi restano in testa, per niente. Un approfondimento invece lo meritano i Cold War Kids: Loyalty To Loyalty è un disco strano, molto compatto, per certi versi riuscito, ma un po' presuntuoso in qualche passaggio vocale fin troppo... Ubriaco.
Infine un po' d'elettrocnica, con Fujiya & Miyagi, che non è un duo giapponese, bensì un trio di Brighton, Inghilterra: a me ricordano vagamente gli Air, niente di trascendentale, ma è comunque un buon sottofondo per conversare, cucinare o rilassarsi.
LOYALTY TO LOYALTY/COLD WAR KIDS
FRIENDLY FIRES/FRIENDLY FIRES
LIGHTBULBS/FUJIYA & MIYAGI
TAKE ME TO THE SEA/JAGUAR LOVE
LADYHAWKE/LADYHAWKE
22/09/08
MUSICA: DIG OUT YOUR SOUL/OASIS
OK, lo ammetto, ho un problema con gli Oasis. Quando ho cominciato ad ascoltarli, nel '94, quando ancora di MTV Europe ce n'era una sola, trasmetteva via satellite e mandava musica buona anche di giorno, mi piacevano parecchio: Supersonic era fortissima, Live Forever bella da morire, e Definitely Maybe un debutto col botto.
(What's the Story) Morning Glory? fu una conferma sugli stessi livelli, non c'è che dire, ma già da Be Here Now ho iniziato a trovarli noiosi e ripetitivi, fatta eccezione per qualche felice episodio isolato (The Importance Of Being Idle). Quindi, sono sincero, non mi aspettavo una grande rivoluzione nemmeno da questo nuovo Dig Out Your Soul, che intendiamoci, non è affatto male, anzi: ci sono alcuni pezzi notevoli, come Falling Down, (Get Off Your) High Horse Lady, Soldier On, tutti caratterizzati da atmosfere decisamente psichedeliche. Alla fine, però, persiste imperterrita quella sensazione di intercambiabilità: ho l'impressione che, scambiando uno qualsiasi di questi brani con uno qualunque di un altro album a caso della discografia dei fratelli Gallagher, non se ne accorgerebbe nessuno, ma questa è solo la mia opinione, il mio problema...
18/09/08
MUSICA: ASCOLTI MULTIPLI
BATCAT/MOGWAI
Sto ascoltando un sacco di musica nuova, in questo scorcio di fine estate. Tutta piuttosto interessante. È un buon periodo. Mi piacciono i Glasvegas. Sono giovanissimi, vengono da Glasgow, città dalla scena molto fertile, ultimamente. Magari non inventano nulla, in giro per la rete li definiscono i nuovi Manic Street Preachers, ed in effetti l'intensità della voce di James Allan ricorda quella di James Dean Bradfield, ma ascoltarli è davvero un piacere. Mi piace il nuovo album dei Verve, Forth: è rilassato e rilassante, scorre via tranquillo, e lascia il segno. Mi piacciono anche i Kings Of Leon (il singolo Sex On Fire funziona così bene da rischiare la sovraesposizione), ed i Mogwai, che non tradiscono mai, e stavolta aggiungono un tocco di durezza alle loro trame strumentali (come nella potentissima Batcat, primo singolo estratto dall'album). E mi piacciono gli Okkervil River, con le loro ballate da saloon pungenti e malinconiche. Non mi dispiacciono neanche gli I Was A Cub Scout: ironicamente si definiscono una boy band, ma le loro tastiere intriganti hanno qualcosa in più. Del nuovo album di Peter, Bjorn And John mi è rimasto in testa il primo pezzo, Inland Empire, il resto non mi ha colpito granchè. L'elettronica dei Glass Candy è divertente, ma niente di speciale. Gli Absentee sono profondi, ma alla lunga mi stancano. Anche i Metronomy li ho trovati un po' noiosi. I Ra Ra Riot mi sembrano roba da ragazzini. Infine, mi hanno deluso Born Ruffians e Late Of The Pier: ne avevo letto molto bene in giro, ma non mi sono sembrati all'altezza. Ma mi ripropongo di riascoltarli, promesso.
Per ora, nell'iPod, ci sono i Mogwai.
VICTORY SHORTS/ABSENTEE
RED, YELLOW & BLUE/BORN RUFFIANS
I WANT YOU TO KNOW THAT THERE IS ALWAYS HOPE/I WAS A CUB SCOUT
BEAT BOX/GLASS CANDY
GLASVEGAS/GLASVEGAS
ONLY BY THE NIGHT/KINGS OF LEON
FANTASY BALCK CHANNEL/LATE OF THE PIER
NIGHTS OUT/METRONOMY
THE HAWK IS HOWLING/MOGWAI
THE STAND INS/OKKERVIL RIVER
SEASIDE ROCK/PETER, BJORN AND JOHN
THE RHUMB LINE/RA RA RIOT
FORTH/THE VERVE
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