02/04/11

LA CANZONE DEL GIORNO: NON SIETE STATO VOI/CAPAREZZA





Non siete stato voi che parlate di libertà
Come si parla di una notte brava dentro i lupanari
Non siete stato voi che trascinate la nazione dentro il buio
Ma vi divertite a fare i luminari
Non siete stato voi che siete uomini di polso
Forse perché circondati da una manica di idioti
Non siete stato che sventolate il tricolore come in curva
E tanto basta per sentirvi patrioti
Non siete stato voi né il vostro parlamento di idolatri
Pronti a tutto per ricevere un'udienza
Non siete stato voi che comprate voti con la propaganda
Ma non ne pagate mai la conseguenza
Non siete stato voi che stringete tra le dita il rosario dei sondaggi
Sperando che vi rinfranchi
Non siete stato voi che risolvete il dramma dei disoccupati
Andando nei salotti a fare i saltimbanchi
Non siete stato voi
Non siete stato voi
Non siete stato voi
Non siete stato voi

Non siete stato voi, uomini boia con la divisa
Che ammazzate di percosse i detenuti
Non siete stato voi con gli anfibi sulle facce disarmate
Prese a calci come sacchi di rifiuti
Non siete stato voi che mandate i vostri figli al fronte
Come una carogna da una iena che la spolpa
Non siete stato voi che rimboccate le bandiere sulle bare
Per addormentare ogni senso di colpa
Non siete stato voi maledetti forcaioli impreparati
Sempre in cerca di un nemico per la lotta
Non siete stato voi che brucereste come streghe gli immigrati
Salvo venerare quello nella grotta
Non siete stato voi col busto del duce sugli scrittoi
E la costituzione sotto i piedi
Non siete stato voi che meritereste d'essere estripati
Come la malerba dalle vostre sedi
Non siete stato voi
Non siete stato voi
Non siete stato voi
Non siete stato voi

Non siete stato voi che brindate con il sangue di chi tenta
Di far luce sulle vostre vite oscure
Non siete stato voi che vorreste dare voce a quotidiani di partito
Muti come sepolture
Non siete stato voi che fate leggi su misura
Come un paio di mutande a seconda dei genitali
Non siete stato voi che trattate chi vi critica come un randagio
A cui tagliare le corde vocali
Non siete stato voi, servi, che avete noleggiato costumi da sovrani
Con soldi immeritati
Siete voi, confratelli di una loggia che poggia
Sul valore dei privilegiati come voi
Che i mafiosi li chiamate eroi
E che il corrotto lo chiamate pio
E ciascuno di voi, implicato in ogni sorta di reato
Fissa il magistrato e poi giura su dio
Non sono stato io
Non sono stato io
Non sono stato io
Non sono stato io

ALBUM: IL SOGNO ERETICO (2011)

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