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24/10/10

LA CANZONE DEL GIORNO: THE NATIONAL ANTHEM/RADIOHEAD





Everyone
Everyone around here
Everyone is so near
It's holding on
It's holding on

Everyone
Everyone is so near
Everyone has got the fear
It's holding on
It's holding on

It's holding on
It's holding on
It's holding on

ALBUM: KID A (2000)

08/04/10

LA CANZONE DEL GIORNO: ICING SUGAR/THE CURE





Your delicious
Dreaming
Slack jawed
Green eyed
Rub my nose in
Icing sugar
Smooth as
When this cold and deadly
Blade
Kissed the fruit
So soft
And gently breathing
Under your skin
I'll empty you
I'll empty you
As empty as a boy can be
As empty as a boy can be

ALBUM: KISS ME KISS ME KISS ME (1987)

09/11/09

LA CANZONE DEL GIORNO: I'VE GOT YOU UNDER MY SKIN/FRANK SINATRA & BONO





I have got you
Under my skin
I've got you
Deep in the heart of me
So deep in my heart
You're really a part of me
I've got you
Under my skin
I have tried so
Not to give in
I have said to myself this affair
Never gonna go so wel
But why should I try to resist
When baby I know so well
That I've got you
Under my skin

I would sacrifice anything
Come what might
For the sake of holding you near
In spite of a warning voice
That comes in the night
And repeats and it shouts in my ear
Don't you know blue eyes
You never can win
Use your mentality
Wake up to reality
But each time I do
Just the thought of you
Makes me stop before I begin
Cause I've got you
Under my skin

I'd sacrifice anything
Come what might
For the sake of having you near
In spite of a warning voice
That comes in the night
And repeats and it shouts in my ear
Don't you know you fool
You never can win
Use your mentality
Wake up to reality
But each time that I do
Just the thought of you
Makes me stop
Before I begin
Cause I've got you
Under my skin
And I love you
Under my skin

ALBUM: DUETS (1993)

24/01/02

KID A/AMNESIAC: DECOLLO ED ATTERRAGGIO DEL VIAGGIO MUSICALE DEI RADIOHEAD




WHITE MOUNTAINS (Kid A blip)

Era l'estate del 1997 quando Ok Computer, il terzo album dei Radiohead, in qualche modo ha riscritto la storia del rock. Il rapporto tra l'uomo e le macchine, le paure e le paranoie di una società seriale, una nuova psichedelia che non ha bisogno di alcuna droga. Da allora, indebolitasi l'ondata brit pop dei primi anni '90, la scena musicale mondiale, e quella britannica in particolare, ha conosciuto una nuova giovinezza, portando alla ribalta band come Muse, Coldplay, Travis, JJ72 e Turin Brakes, involontariamente impegnate a contendersi la palma di nuovi Radiohead. Per quanto ricchi di talento e personalità, gran parte di questi gruppi deve sicuramente qualcosa a Thom Yorke e soci. Così, quando nell'ottobre del 2000 i Radiohead stavano per uscire di nuovo allo scoperto, la curiosità di verificare la risposta al nuovo movimento rock da parte della band di Oxford era enorme. Tanto grande che in pochi, almeno all'inizio, hanno capito Kid A. E dopo meno di un anno, alla fine della primavera del 2001, ecco Amnesiac a confondere ulteriormente le idee: tutta la nuova leva anglosassone cerca di suonare come Ok Computer, ed i Radiohead partono per un viaggio completamente diverso, distante...

Kid A è il punto di partenza, il decollo verso l'ignoto. Portare gli schienali dei sedili in posizione eretta. Allacciare le cinture. Un volo destinato a spostare in avanti, ancora una volta, i confini della musica contemporanea. Everything In Its Right Place, Kid A, la sconvolgente e claustrofobica Idioteque diventano il punto dove, tra le montagne virtuali immaginate dalla grafica del disco, l'elettronica ed il rock si fondono, rigenerandosi. The National Anthem, edificata su un grande giro di basso, esplora i territori del jazz del futuro, quello che si potrebbe immaginare suonato nello scantinato di una stazione interplanetaria, sperduta in qualche lontana galassia. Ci sono anche le chitarre, in qualche modo: Optimistic (travolgenti le rullate della batteria di Phil Selway) suona come potrebbero farlo i Beatles nel 2001; l'ipnotica In Limbo si attorciglia attorno ad una base ritmica impossibile; How To Disappear Completely (forse una delle più belle canzoni dei Radiohead) fluttua tra le note di una sei corde acustica, persa tra gli archi ed i falsetti di Thom Yorke. L'inquieta Mornig Bell ti avvolge in una spirale oscura, costruita com'è su un loop di batteria che sembra non lasciare via d'uscita. Ma sull'astronave della band c'è posto anche per un vecchio organo a pompa e per l'arpa, in Motion Picture Soundtrack, un vero e proprio inno per sognatori delusi. Kid A ha fissato la rotta, tutto il resto è ancora da scoprire, ascolto dopo ascolto. Ora è possibile slacciare le cinture.

Il viaggio è durato meno di un anno. Non molto, in fondo, nello spazio siderale. Controllare che i tavolini di fronte a voi siano chiusi. Allacciare nuovamente le cinture. Atterraggio. Amnesiac sviluppa, rielabora, destruttura e ricostruisce i temi di Kid A, e lo fa ancora una volta in modo radicale e disincantato allo stesso tempo. Packt Like Sardines In A Crushd Tin Box e Pulk/Pull Revolving Doors trasformano il rumore in suono, esperimento che si spinge al limite in Like Spinning Plates, un assemblaggio di fruscii di nastri che si riavvolgono con la voce di Yorke filtrata e montata al contrario. L'epica Pyramid Song è ancora un sogno, dal quale non ci si vorebbe mai svegliare. You And Whose Army, con Thom che sembra quasi cantare sott'acqua, sa ancora di Beatles nello spazio. Al ritorno dal viaggio, le chitarre elettriche inventano nuovi arpeggi (I Might Be Wrong, Knives Out), ed anche Mornig Bell, nella sua nuova versione, trova la via di fuga. Irregolare, asimmetrica, trasversale: è Dollars And Cents, dove voci ed archi si rincorrono su uno straordinario loop di basso. Infine Life In A Glass House, struggente marcia funebre che conclude l'esplorazione nel pianeta del jazz. I Radiohead sono tornati sulla terra. Altra storia della musica è stata scritta. Grazie per aver volato con noi.