01. NO ONE CAN EVER KNOW/THE TWILIGHT SAD
02. THE HAUNTED MAN/BAT FOR LASHES
03. THE SHALLOWS/I LIKE TRAINS
04. THEATRE IS EVIL/AMANDA PALMER & THE GRAND THEFT ORCHESTRA
05. OSHIN/DIIV
06. AN AWESOME WAVE/ALT-J
07. WITH US UNTIL YOU'RE DEAND/ARCHIVE
08. BLOOM/BEACH HOUSE
09. THE COYOTE/MESITA
10. WIXIW/LIARS
01. WIPED OUT/ARCHIVE
02. DOUSED/DIIV
03. YOUR'RE EARLY/2.54
04. UNDER THE WESTWAY/BLUR
05. MY LOVE IS WINTER/THE SMASHING PUMPKINS
06. BRAINS/LOWER DENS
07. MYTH/BEACH HOUSE
08. TESSELLATE/ALT-J
09. DEFAULT/ATOMS FOR PEACE
10. NO.1 AGAINST THE RUSH/LIARS
11. REAL TALK/BLOC PARTY
12. HEAVY IS AS HEAVY DOES/MENOMENA
13. LAURA/BAT FOR LASHES
14. YET AGAIN/GRIZZLY BEAR
15. ALL THE ROWBOATS/REGINA SPEKTOR
16. REYKJAVIK/I LIKE TRAINS
17. CHAINED/THE XX
18. SUNDAY/DEAF CLUB
19. NOT SLEEPING/THE TWILIGHT SAD
20. GROWN MAN CRY/AMANDA PALMER & THE GRAND THEFT ORCHESTRA
21. EVERY SINGLE NIGHT/FIONA APPLE
22. EVERYTHING IS BURNING/MESITA
Bonus tracks
MYSTERY COLURS/ASTRONAUTS, ETC.
TO SLEEP: PERCHANCE TO DREAM/MICRO
L'ottavo album della musicista del Dorset è un disco che vive di contrasti: testi dolorosi incentrati principalmente sul tema della guerra dispiegati su melodie folk, aritmiche (The Glorious Land, la splendida All And Everyone), a volte quasi scanzonate (The Last Living Rose, The Words That Maketh Murder). Un atto d'accusa e d'amore allo stesso tempo verso la propria terra, e più in generale riguardo i tempi bui che viviamo, con tutta la classe e l'intenstità di Polly Jean Harvey.
I risultati del sondaggio:
1. LET ENGLAND SHAKE/PJ HARVEY (28%)
2. THE KING OF LIMBS/RADIOHEAD (23%)
VELOCIRAPTOR!/KASABIAN (23%)
4. FATHER, SON, HOLY GHOST/GIRLS (9%)
SMOTHER/WILD BEASTS (9%)
WOUNDED RHYMES/LYKKE LI (9%)
7. I AM VERY FAR/OKKERVIL RIVER (1%)
VIOLET CRIES/ESBEN AND THE WITCH (1%)
9. BUILD A ROCKET BOYS!/ELBOW (0%)
HARBORED MANTRAS/WATER BORDERS (0%)
SKYING/THE HORRORS (0%)
THE FUTURE IS MEDIEVAL/KAISER CHIEFS (0%)
LA CANZONE DELL'ANNO: CODEX/RADIOHEAD
Basterebbe quell'attacco con la voce leggermente roca di Thom Yorke per innamorarsi di questo pezzo al primo ascolto, senza contare il giro di pianoforte, semplice ed eterno, ed il testo, una piccola elegia, magnetico e rassicurante.
LA PLAYLIST DEL 20011
01. HOME IS A FIRE/DEATH CAB FOR CUTIE
02. CRYSTALLINE/BJORK
03. JUMP INTO THE FOG/THE WOMBATS
04. UBERLIN/R.E.M.
05. I KNOW PLACES/LYKKE LI
06. ALL IN WHITE/THE VACCINES
07. COMING UP FOR AIR/KAISER CHIEFS
08. MYMA/GIRL
09. SUZANNE AND I/ANNA CALVI
10. DAYS ARE FORGOTTEN/KASABIAN
11. STILYAGI/PURO INSTINCT FEAT. ARIEL PINK
12. FOREST/SHORE//DEAF CLUB
13. SUMMON THE SOUND/S.C.U.M.
14. DIVE IN/THE HORRORS
15. PEACE & QUIET/WHITE LIES
16. PLAYTHING/WILD BEASTS
17. CODEX/RADIOHEAD
18. WOLF/TROPHY WIFE
19. ALL AND EVERYONE/PJ HARVEY
20. WARPATH/ESBEN AND THE WITCH
21. TAMER ANIMALS/OTHER LIVES
22. WHITE TELEPHONE/CHARLOTTE GAINSBOURG
23. TAPE/YOUAREHERE
24. TONIGHT, TONIGHT, TONIGHT/LOW ROAR
25. HANGING FROM A HIT/OKKERVIL RIVER
Bonus Tracks
RAZZI ARPIA INFERNO E FIAMME/VERDENA
EXILE VILIFY/THE NATIONAL
IODINE AND IRON/THE VEILS
L'irresistibile danza scomposta di Thom Yorke nel video diretto da Garth Jennings è piaciuta così tanto che in rete sono addirittura spuntati dei tutorial per imparare i passi del balletto. Della serie come essere la più grande band del pianeta e riuscire comunque a prendersi poco sul serio.
LA COPERTINA DELL'ANNO: VELOCIRAPTOR!/KASABIAN (Aitor Throup)
Da un album che si chiama come un dinosauro ci si aspetta una copertina capeggiata da un enorme lucertolone preistorico, ed invece nel progetto grafico ideato dall'illustratore argentino (ma inglese d'adozione) Aitor Throup non c'è traccia di enormi animali estinti. Tuttavia il grido ancestrale che si percepisce dalle figure neanderthaliane ripetute agli angoli dell'immagine riesce perfettamente nell'intento di comunicare la forza primitiva del disco, nonchè la vena psichedelica della musica dei Kasbaian. Un capolavoro.
La minuta artista anglo-italiana fatica a trovare scarpe della sua misura (pare porti addirittura il numero 34) ma non certo consensi, tanto che la stampa specializzata britannica l'ha subito eletta a nuova PJ Harvey, e non è un caso che Nick Cave, che Polly Jean la conosce bene, l'abbia scelta per aprire i concerti dei Grinderman.
Già di per sé i Primal Scream che dopo vent'anni suonano dal vivo per intero Screamadelica, disco simbolo degli anni '90, sarebbe un evento. Se poi ci mettiamo che i fan sul finire dello show fanno invasione di campo (pacifica) costringendo alla resa gli uomini della security e regalando ai posteri una versione memorabile di Rocks, la data romana del tour della band scozzese diventa addirittura leggendaria.
LA COLONNA SONORA DELL'ANNO: SUBMARINE/ALEX TURNER
Uscita in punta di piedi, quasi come un prologo del quarto album degli Arctic Monkeys, Suck It And See (tanto che la ballata Piledriver Waltz ci è finita pari pari dentro), la colonna sonora della pellicola indipendente britannica Submarine rivela un Alex Turner più intimista e minimale, ma di certo non meno ispirato della versione leader della band.
Dopo quasi quattro anni di silenzio, i Verdena tornano con un disco ambizioso, complesso, forse fin troppo lungo, ma di sicuro coraggioso ed intraprendente, impreziosito dal singolo di anticipazione Razzi Arpia Inferno e Fiamme, uno dei pezzi in italiano (seppur non comprensibilissimo) più belli degli ultimi tempi.
DISCO: HIGH VIOLET/THE NATIONAL
CANZONE: LIGHTS/INTERPOL
VIDEO: WE USED TO WAIT/ARCADE FIRE (Chris Milk)
DEBUTTO: CHAPEL CLUB
CONCERTO: THE NATIONAL (Milano/Alcatraz) 16/11/10; INTERPOL (Milano/PalaSharp) 17/11/2010
COLONNA SONORA: THE SOCIAL NETWORK/TRENT REZNOR AND ATTICUS ROSS
DISCO ITALIANO: DEI CANI/NON VOGLIO CHE CLARA
"Ho forse troppa influenza nella band, perché se qualcosa non mi piace non la canto. Questo significa che solo le canzoni che mi piacciono andranno poi sul disco. Non è giusto, ma le cose stanno così." In questa dichiarazione di Matt Berninger, leader dei National, c'è la chiave di lettura per apprezzare al meglio le qualità di High Violet: elegante e compatto, ma allo stesso tempo sporco ed irregolare, da Terrible Love ad England, passando per Anyone's Ghost, Little Faith, Bloodbuzz Ohio e Conversation 16, il quinto lavoro della band newyorkese è un concentrato incredibile di melodie straordinarie, rese profonde ed avvolgenti dalla voce baritonale del cantante di Cincinnati. Un album eccezionale, uno dei migliori degli ultimi tempi.
Da quando gli Interpol l'hanno resa disponibile in download gratutuito sul loro sito ufficiale, nella scorsa primavera, anticipando il nuovo album e di fatto tornando sulle scene dopo tre anni di silenzio, difficilmente riesco ad alzarmi la mattina senza averla in testa, senza intonarne l'attacco. Un pezzo potente, oscuro, evocativo, dal crescendo grandioso. La canzone-simbolo di questo 2010.
LA PLAYLIST DEL 2010
01. LIGHTS/INTERPOL 02. ANYONE'S GHOST/THE NATIONAL 03. FOOL'S DAY/BLUR 04. GIVING UP THE GUN/WAMPIRE WEEKEND 05. READY TO START/ARCADE FIRE 06. THE SHORE/CHAPEL CLUB 07. BIGGER THAN US/WHITE LIES 08. ECHOES/KLAXONS 09. SUBMISSION/DELPHIC 10. IN THE DIRECTION OF THE MOON/WOLF PARADE 11. WHAT I HAVE TO OFFER/EELS 12. HELICOPTER/DEERHUNTER 13. PARADISE CIRCUS/MASSIVE ATTACK 14. SPANISH SAHARA/FOALS 15. ON MELANCHOLY HILL/GORILLAZ 16. NOTHING AT BEST/THE PINEAPPLE THIEF 17. QUEEN BLACK ACID/MENOMENA 18. THE GOOD BOOK/TIRED PONY FEAT. TOM SMITH 19. OUR LADY OF LOURDES/PAUL SMITH 20. DOWN BY THE WATER/THE DECEMBERISTS 21. NIGHT & DAY/CHIEF 22. IT'S EASIER/JOHN GRANT 23. THE CURSE/JOSH RITTER
BONUS TRACKS
HEAVY IN YOUR ARMS/FLORENCE AND THE MACHINE THE GENTLE HUM OF ANXIETY/TRENT REZNOR AND ATTICUS ROSS
IL VIDEO DELL'ANNO: WE USED TO WAIT/ARCADE FIRE (Chris Milk)
Non solo e non esattamente un videoclip. Il progetto The Wilderness Downtown, realizzato dal regista Chris Milk per il brano We Used To Wait, è infatti un vero e proprio strumento interattivo che permette di associare la musica della band canadese alle immagini satellitari dei luoghi della memoria dello spettatore: sia che si tratti della via di casa, che del posto che non si è mai visitato. Un po' come Google Maps, ma molto più melodico.
Può bastare una manciata di ottime canzoni per essere eletti rivelazione dell'anno? Da queste parti, evidentemente si. I Chapel Club vengono da Londra, sono giovanissimi e pubblicheranno il loro primo album alla fine del prossimo mese di gennaio. La sfida ai White Lies nella corsa a nuovi-Editors, o nuovi nuovi-Interpol, e via dicendo fino ai Cure ed ai Joy Division, è già lanciata.
Una trasferta memorabile, e due eventi straordinari in 24 ore: perchè sceglierne uno? I concerti dell'anno sono quelli dei National e degli Interpol a Milano, lo scorso 16 e 17 novembre. Caldi, discreti, persino amichevoli i primi, con Matt Berninger che si fa tutta la platea sulla linea finale di Terrible Love; eleganti, precisi, praticamente perfetti Paul Banks e compagni. Un'esperienza indimeticabile.
"Puntiglioso ai limiti del patologico, ma amabilmente attento e corretto". Romanzo epistolare al tempo di internet, Le Ho Mai Raccontato Del Vento Del Nord è un libro intimo ma discreto, divertente e romantico. Daniel Glattauer, giornalista e scrittore austriaco, fa entrare Emmi e Leo l'una nella vita dell'altro, e li lascia sospesi, leggeri, eppure profondamente legati. In attesa di rincontrarsi nella Settima Onda.
Il film racconta in modo divertente ed appassionato l'inizio della carriera dell'allenatore Brian Clough, Mourinho ante litteram che sul finire degli anni '70 guidò il Nottingham Forest (club di una piccola città nel centro dell'Inghilterra, mica uno squadrone pieno zeppo di campioni strapagati) alla conquista di due Coppe dei Campioni consecutive. Storie d'altri tempi, quando il calcio era ancora una favola, e tutto era possibile. La pellicola è stata girata nel 2009, ma nelle sale italiane non è mai arrivata: solo nella primavera di quest'anno la Sony Pictures si è degnata di distribuirla, direttamente in dvd.
LA COLONNA SONORA DELL'ANNO: THE SOCIAL NETWORK/TRENT REZNOR AND ATTICUS ROSS
THE GENTLE HUM OF ANXIETY
Trent Reznor, si sa, è un'autorità in fatto di colonne sonore. Con la collaborazione di Atticus Ross, musicista e produttore britannico, costruisce per The Social Network, l'attesissimo lungometraggio di David Fincher su Mark Zuckerberg, l'ideatore di Facebook, un tappeto di suoni elettronici ora di grande ambientazione, ora estremamente potenti, che sottolineano con grande efficacia le scene del film.
IL DISCO ITALIANO DELL'ANNO: DEI CANI/NON VOGLIO CHE CLARA
LA MAREGGIATA DEL '66
Nel panorama piuttosto desolato della musica indipendente italiana, divisa tra cantanti troppo scanzonati e gruppi che si prendono maledettamente sul serio, la band piemontese Non Voglio Che Clara riesce miracolosamente a coniugare la passione per la canzone d'autore con arrangiamenti e suoni contemporanei. Qualche momento di compiacimento cantautorale non manca, ma brani come Il Tuo Carattere E Il Mio e La Mareggiata Del '66 sono ottimi esempi di come può suonare, e bene, il rock in lingua italica.
DISCO: IN THIS LIGHT AND ON THIS EVENING/EDITORS CANZONE: EAT RAW MEAT = BLOOD DROOL/EDITORS VIDEO: WRONG/DEPECHE MODE (Patrick Daughters) DEBUTTO: WHITE LIES CONCERTO: EDITORS + THE MACCABEES + WINTERSLEEP (Roma/Teatro Tendastrisce) 03/12/09 LIBRO: LA MORTE DI BUNNY MUNRO (The Death Of Bunny Munro)/NICK CAVE (Feltrinelli) FILM: BASTARDI SENZA GLORIA (Inglourious Basterds)/QUENTIN TARANTINO COLONNA SONORA: THE TWILIGHT SAGA: NEW MOON/Artisti Vari DISCO ITALIANO: SOGNANDO CONTROMANO/NEFFA
In tanti non l'hanno capito, soprattutto quelli che si aspettavano una replica di An End Has A Start, un po' come successe ai Radiohead nel 2000 con Kid A (oggi considerato da molti il miglior disco del decennio...), al posto del quale parecchia gente avrebbe preferito una fotocopia di Ok Computer, ma In This Light And On This Evening è un lavoro decisamente importante, oscuro e monumentalmente anni ottanta a partire dalla copertina, illustrata in stile art decò, fino ad ogni singolo suono dei brani che lo compongono. La produzione di Flood c'è e si sente, il talento degli Editors pure, e Papillon è già il nuovo inno dei dancefloor alternativi. Tra le cose migliori di quest'anno anche Dark Night Of The Soul, il progetto di Danger Mouse con Gli Sparklehorse e l'apporto creativo di David Lynch, ed il ritorno dei danesi Mew, con No More Stories Are Told Today I'm Sorry They Washed Away No More Stories The World Is grey I'm Tired Let's Wash Away. Una menzione, infine, per i vincitori del sondaggio del blog: secondo i (pochi) lettori che hanno votato, l'album più bello del 2009 è Fantasies, dei canadesi Metric.
Un ritornello straripante, di quelli che una volta ascoltati, non si dimenticano più. Dal vivo, poi, è assolutamente dirompente. Il brano che i Depeche Mode non hanno mai scritto. Ma gli Editors sì.
LA PLAYLIST DEL 2009
01. INTRODUCING PALACE PALYERS/MEW 02. NO LINE ON THE HORIZON/U2 03. EAT RAW MEAT = BLOOD DROOL/EDITORS 04. HELP, I'M ALIVE/METRIC 05. THESE ARE MY TWISTED WORDS/RADIOHEAD 06. CRYING LIGHTNING/ARCTIC MONKEYS 07. WRONG/DEPECHE MODE 08. BLACK HEARTED LOVE/PJ HARVEY & JOHN PARISH 09. ONLY IF YOU RUN/JULIAN PLENTI 10. LISZTOMANIA/PHOENIX 11. ULYSSES/FRANZ FERDINAND 12. REVENGE/DANGER MOUSE AND SPARKLEHORSE FEAT. THE FLAMING LIPS 13. THE LOOK YOU GIVE THAT GUY/EELS 14. THE RAKE'S SONG/THE DECEMBERISTS 15. THE WHALE SONG/MODEST MOUSE 16. MISTAKE/MOBY 17. DEAD LETTER & THE INFINITE YES/WINTERSLEEP 18. BROKEN LOVE SONG/PETER DOHERTY 19. UNFINISHED BUSINESS/WHITE LIES 20. VLAD THE IMPALER/KASABIAN 21. APPLY/GLASSER 22. BULLETS/ARCHIVE
BONUS TRACKS
MEET ME ON THE EQUINOX/DEATH CAB FOR CUTIE ALL FOR THE BEST/THOM YORKE
IL VIDEO DELL'ANNO: WRONG/DEPECHE MODE (Patrick Daughters)
L'inquietante video di Patrick Daughters per il brano dei Depeche Mode, che mostra un uomo mascherato e legato al posto di guida di un'auto lanciata nel traffico in retromarcia, sembra quasi l'intro di una puntata di CSI: peccato che non ci sia stato alcun seguito, e soprattutto che nessuno ci abbia svelato il colpevole...
Come successe ad Interpol ed Editors, si sono beccati subito l'etichetta di nuovi Joy Division, ma al di là dei facili paragoni, i giovanissimi White Lies hanno debuttato con un disco di buone canzoni pop dalle atmosfere dark, accuratamente suonato, registrato e prodotto. Il che, al giorno d'oggi, non è affatto cosa da poco.
IL CONCERTO DELL'ANNO: EDITORS + THE MACCABEES + WINTERSLEEP (Roma/Teatro Tendastrisce) 03/12/09
SMOKERS OUTSIDE THE HOSPITAL DOORS
Quasi un'insolito quanto apprezzato piccolo festival invernale, quello che si è tenuto lo scorso 3 Dicembre al Teatro Tendastrisce di Roma: tre band di ottimo livello al prezzo (onesto, pergiunta) di una. Wintersleep, The Maccabees, ed infine gli Editors, che hanno portato sul palco il nuovo album In This Light And On This Evening con un'esibizione davvero emozionante, da cantare a squarciagola dal primo all'ultimo pezzo. Molto bello anche il concerto dei Mogwai all'Auditorium, la scorsa estate.
La versione alcolizzata, lo-fi e meno chirurgica di Chuck Palahniuk: Nick Cave, alla sua seconda opera di narrativa, disegna un personaggio comune e straordinario allo stesso tempo. Bunny Munro è ognuno di noi, riflesso nello specchio, la mattina dopo una sbornia presa per dimenticare uno sbaglio.
La somma del cinema di Tarantino, un film sulla guerra senza neanche una vera scena di guerra, a pensarci bene, ma incredibilmente ricco di citazioni (particolarmente gustosa la battuta di Brad Pitt sui combattimenti negli scantinati...) sfumature linguistiche e dettagli feticisti, attraverso il quale il regista riscrive la storia, dando letteralmente alle fiamme il grande schermo.
Ok, il film sarà pure roba da ragazzini, ma la colonna sonora, curata curata dal musicista francese Alexandre Desplat, è da leccarsi i baffi, anche se sporchi di sangue: dai Death Cab For Cutie ai Grizzly Bear, da Thom Yorke agli Editors, dai Muse ai Killers, tutti presenti con brani inediti.
Forse non sarà un'opera indimenticabile, ma l'ultimo disco di Neffa è decisamente godibile, e ricco di melodie interessanti. Ascoltate dal vivo, poi, le canzoni di Sognando Contromano assumono ancora più carattere, scrollandosi di dosso quell'aria un po' troppo leccata che purtroppo molto spesso caratterizza le produzioni del pop made in Italy.
DISCO: THE AGE OF THE UNDERSTATEMENT/THE LAST SHADOW PUPPETS CANZONE: UNDERNEATH THE STARS/THE CURE VIDEO: HOUSE OF CARDS/RADIOHEAD (James Frost) DEBUTTO: GLASVEGAS CONCERTO: SIGUR RÓS/(Roma/Auditorium)/12/07/08 LIBRO: NINNA NANNA PER PICCOLI CRIMINALI (Lullabies For Little Criminals)/HEATHER O'NEILL (Mondadori) FILM: IL TRENO PER IL DARJEELING (The Darjeeling Limited)/WES ANDERSON COLONNA SONORA: THERE WILL BE BLOOD/JOHNNY GREENWOOD DISCO ITALIANO: AMEN/BAUSTELLE
Ne sono usciti di dischi buoni, quest'anno. Molte conferme, e qualche novità. Personalmente premio un album che racchiude entrambe le considerazioni: la comprova del talento di Alex Turner degli Arctic Monkeys, e la freschezza di un progetto nuovo, seppur dal sapore retrò. The Age Of The Uderstatement, infatti, evoca atmosfere fine anni '60, con quegli arrangiamenti orchestrali che strizzano l'occhio alle colonne sonore di Morricone. Un piccolo, inatteso capolavoro che ha attraversato il 2008 senza clamori, ma lasciando comunque una traccia indelebile. Da segnalare anche Thigtly Unwound dei Pineapple Thief, sempre all'altezza dei precedenti lavori, Lust Lust Lust dei Raveonettes, ricco di potenziali hit, il ritorno dei Cure, che non tradiscono mai, e la terza prova dei Kaiser Chiefs, ormai una certezza.
Davvero difficile scegliere un brano simbolo di questo 2008: dagli oltre 8 minuti del singolo I Will Possess Your Heart dei Death Cab For Cutie al ritornello onomatopeico di Jungle Drum di Emiliana Torrini, passando per per le atmosfere psichedeliche di Aly Walk With Me dei Raveonettes, fino alla hit perfetta dei Kings Of Leon (Sex On Fire). Ma alla fine scelgo i Cure di Underneath The Stars, la traccia che apre 4:13 Dream, perchè ha tutto: il lungo intro strumentale, la melodia emozionante, il crescendo finale. Ma soprattutto perchè è la canzone dei Cure, quella che in qualche modo ti aspetti, ogni volta che nei negozi arriva un nuovo album della band di Robert Smith...
LA PLAYLIST DEL 2008
01. I WILL POSSES YOUR HEART/DEATH CAB FOR CUTIE 02. ACCELERATE/R.E.M. 03. JUNGLE DRUM/EMILIANA TORRINI 04. INNÍ MÉR SYNGUR VITLEYSINGUR/SIGUR RÓS 05. SIT AND WONDER/THE VERVE 06. MY MISTAKES WERE MADE FOR YOU/THE LAST SHADOW PUPPETS 07. FUCK YOU, IT'S OVER/GLASVEGAS 08. FALLING DOWN/OASIS 09. SEX ON FIRE/KINGS OF LEON 10. MAGIC/LADYHAWKE 11. TOMATO IN THE RAIN/KAISER CHIEFS 12. ALY WALK WITH ME/THE RAVEONETTES 13. UNDERNEATH THE STARS/THE CURE 14. BLUE TULIP/OKKERVIL RIVER 15. THE GARDNER/THE DRESDEN DOLLS 16. TIGHTLY WOUND/THE PINEAPPLE THIEF 17. BEFORE WE WERE YOUNG/TRAVIS 18. GOODNIGHT, TRAVEL WELL/THE KILLERS 19. HANDS ON US/THE NOTWIST 20. FOK/ÓLAFUR ARNALDS
BONUS TRACKS
WHITE WINTER HYMNAL/FLEET FOXES FAMILY TREE/TV ON THE RADIO
IL VIDEO DELL'ANNO: HOUSE OF CARDS/RADIOHEAD (James Frost)
Non c'è niente da fare: se nel mondo della musica accade qualcosa di nuovo, ci sono di mezzo i Radiohead. Il video per House Of Cards, infatti, è il primo film di animazione realizzato senza l'ausilio di qualsiasi tipo di videocamera. Le immagini non sono state in alcun modo riprese o catturate, ma realizzate da James Frost direttamente al computer, ed il risultato è decisamente affascinante ed originale.
Arrivano dalla Scozia, e più precisamente da Glasgow, sono giovanissimi, ed hanno sfruttato appieno il fattore internet per arrivare al successo: sono i Glasvegas, ed il loro disco d'esordio è davvero notevole.
IL CONCERTO DELL'ANNO: SIGUR RÓS (Roma/Auditorium Parco Della Musica) 12/07/08
Il 2008 è stato l'anno della musica dal vivo, straordinariamente ricco di appuntamenti imperdibili: dai Radiohead ai Massive Attack, dai Cure (addirittura due volte) ai Duran Duran, da Björk a PJ Harvey... Ed inoltre Raveonettes, Okkervil River, dEUS, Notwist e tanti altri ancora. Alla fine scelgo i Sigur Rós, perchè il concerto dell'Auditorium di Roma, la scorsa estate, è stato entusiasmante, pirotecnico, incredibilmente intenso.
Non ci sono dubbi: Ninna Nanna Per Piccoli Criminali è il libro dell'anno. Tenero eppure violento nella sostanza, bellissimo nella forma: ogni singola frase meriterebbe di essere sottolineata. Uno di quei libri che vorresti non finissero mai...
Anche qui pochi dubbi: Wes Anderson è un genio. Il Treno Per Il Darjeeling diverte e coinvolge, regalando cartoline ad ogni singola inquadratura, dialoghi sublimi e dettagli da feticista. Per non parlare del cortometraggio che lo precede, nel quale Jason Schwartzman ed una splendida Natalie Portman desnuda fanno a pezzi a colpi di battute l'ideale romantico francese. Merita una citazione anche Il Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan, uno dei migliori Batman visti al cinema, con un Joker (Heath Ledger, nella sua ultima interpretazione) semplicemente strepitoso.
L'enfant prodige dei Radiohead, alla seconda prova solista come compositore di colonne sonore, disegna per Il Petroliere di Paul Thomas Anderson scenari musicali in stile vecchio western, ma al tempo stesso assolutamente contemporanei, sottolineando alla perfezione ogni scena della pellicola.
Attesi al varco in vista della definitiva consacrazione, i Baustelle si scoprono radiofonici quel tanto che basta, senza però lesinare in qualità. Ecco quindi una serie quasi ininterrotta di ritornelli perfetti, che fanno di Amen un disco facile per quel che riguarda la melodia, ma comunque ricco di temi interessanti.
I VINCITORI DEL 2007:
DISCO: IN RAINBOWS/RADIOHEAD CANZONE: PIONEER TO THE FALLS/INTERPOL VIDEO: GOLDEN CAGE/THE WHITEST BOY ALIVE (Mauro Vecchi) DEBUTTO: STATELESS CONCERTO: EDITORS (Roma/Piper) 22/11/07 LIBRO: INDECISION/BENJAMIN KUNKEL (Rizzoli) FILM: THE SIMPSONS MOVIE/DAVID SILVERMAN COLONNA SONORA: INTO THE WILD/EDDIE VEDDER DISCO ITALIANO: REQUIEM/VERDENA