10/10/08

ARTE: BASQUIAT/PALAZZO RUSPOLI




Proprio ieri, per rinfrescare un po' la mia memoria sempre troppo corta, ho rivisto il film biografico di Julian Schnabel: la vita, breve ma intensa di Jean-Michel Basquiat, somiglia più alla storia di una rockstar maledetta, nell'accezione più letteraria del termine, che a quella di un pittore contemporaneo. Le origini povere, il talento grezzo, le prime clandestine esibizioni, il successo improvviso, il voltafaccia della critica, il declino e l'autodistruzione. C'è tutto. Ed anche le sue opere, in fondo, sono come delle canzoni pop: immediate, esplosive, violente, ripetitive. Eppure sempre diverse. E ci si scopre così conquistati dai suoi slogan, semplici e geniali, che restano in testa alla stregua di un ritornello perfetto, come quello che fa da titolo e da filo conduttore della mostra, TO REPEL GHOSTS (fantasmi da scacciare). Le figure, a volte solo accennate, a volte ritoccate così profondamente da sovrapporsi, appaiono infantili eppure inquietanti, rappresentazione di corpi frammentati e ridotti ai minimi termini, specchio fedele dell'interno, dell'animo dell'artista.
In termini pratici, la rassegna in scena a Palazzo Ruspoli è buona, coerente, magari non strepitosa come quella che il Chiostro del Bramante ospitò qualche anno fa, ma una visita la vale comunque. Interessanti anche le foto di Michael Halsband che aprono il percorso, che ritraggono Basquiat con Andy Warhol, e durante il suo soggiorno italiano. Il biglietto d'ingresso costa 10 Euro.

JEAN-MICHEL BASQUIAT/FANTASMI DA SCACCIARE
2 OTTOBRE/1 FEBBRAIO 2008
PALAZZO RUSPOLI
VIA DEL CORSO, 418 - ROMA

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