30/09/09

ASCOLTI: IN THIS LIGHT AND ON THIS EVENING/EDITORS




L'attesa più lunga e spasmodica dell'anno è giunta al termine: ecco finalmente In This Light And On This Evening, terzo capitolo della discografia degli Editors (dopo gli acclamati The Back Room del 2005 ed An End Has A Start del 2007), ufficialmente in uscita il prossimo 12 Ottobre. Le aspettative erano tante, e non sono rimaste affatto deluse, anzi... Vediamo nel dettaglio:

01. IN THIS LIGHT AND ON THIS EVENING

Di sicuro non è un caso che il primo brano sia proprio con la title-track, alla quale spetta il compito di introdurci in questo nuovo viaggio. Il testo, una sorta di omelia londinese recitata da Tom Smith, va quasi a sovrapporsi alle sensazioni cupe ed autunnali, dal sapore cinematografico, del sottofondo.

02. BRICKS AND MORTAR

Il manifesto dell'album, con un intro che fa pensare ad Enola Gay degli OMD, ed i sequencer (presi in prestito dai primi New Order) che sembrano rincorrersi, disegnando la linea melodica della traccia.

03. PAPILLON

Il singolo apripista, già notissimo, ascoltato e, perchè no, ballato un po' ovunque. Ottimo appeal, ma con la forza di un grande pezzo rock. E quell'irresistibile refrain "It kicks like a sleep twitch!". A voler essere davvero pignoli, forse la versione edit del singolo è migliore, più essenziale.

04. YOU DON'T KNOW LOVE

Intesa ed epica, ricorda le cose migliori dei Depeche Mode, e con il suo coretto si candida a potenziale singolo.

05. THE BIG EXIT

Rumorosa e dissonante, è forse il momento più oscuro del disco. Il falsetto estraniante di Tom, inseguito dalle ossessive doppie voci e sostenuto dalle algide tastiere, sembra vagare verso mondi freddi e lontani.

06. THE BOXER

Un altro gioiello new wave: dai Japan ai Cure, passando per la Kate Bush di Running Up That Hill.

07. LIKE TREASURE

Dolce, melodica, onirica. Una gemma. La coda finale ha qualcosa dei Radiohead, e scusate se è poco.

08. EAT RAW MEAT = BLOOD DROOL

Già ascoltata dal vivo, in studio è ancora meglio: il ritornello, assolutamente dirompente, si staglia sulle strofe disegnate da note di sintetizzatori appena accennati. Nella parte centrale Smith riscopre il piano, prima dell'esplosione finale.

09. WALK THE FLEET ROAD

L'unica vera canzone lenta in scaletta: una pausa di riflessione, una preghiera finale, dove gli opposti si attraggono, permettendo a suoni gelidi di sposarsi alla perfezione con cori che sanno di gospel.


Con questo lavoro, i ragazzi di Birmingham si affrancano definitivamente dal duopolio con gli Interpol, nella corsa a nuovi Joy Division, mostrando piuttosto quello che la storica band sarebbe potuta diventare se Ian Curtis non ci avesse lasciati. Le basi ritmiche possenti ed alienanti al tempo stesso, le atmosfere glaciali ma vigorose, i testi malinconici ma di forte impatto: qualunque cosa significhi, gli Editors sono i nuovi alfieri della musica dark.

IN THIS LIGHT AND ON THIS EVENING/EDITORS ★★★★½

QUALCOSA DEL GENERE: PORNOGRAPHY/THE CURE (1982)
BRANI MIGLIORI: IN THIS LIGHT AND ON THIS EVENING, LIKE TREASURE, EAT RAW MEAT = BLOOD DROOL

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